(detto
Bird). Sassofonista e jazzista nero-americano. Fu tra i maggiori
esponenti del movimento
be-bop. Debuttò giovanissimo nelle
formazioni di C. Keyes (1936) e J. Mc Shann (1937), con il quale incise i primi
dischi, e H. Leonard (1938-38). Trasferitosi a New York nel 1942, suonò
nel gruppo di D. Gillespie nelle
jam-session al Minto's Playhouse di
Harlem; nel 1947 istituì un proprio quintetto con M. Davis, B. Powell, E.
Russel e M. Roach, pur non interrompendo la collaborazione con Gillespie.
L'importanza di
P. nella storia del jazz risiede nell'avere creato per il
sassofono contralto uno stile innovativo, destinato a influenzare una
generazione di esecutori e musicisti jazz. Dedito agli stupefacenti, in
condizioni di salute sempre più precarie, dovette ridurre notevolmente
l'attività, che continuò peraltro sino alla morte. Nella sua
vicenda umana e artistica la
beat generation degli anni Settanta
trovò un archetipo di vita antiborghese, spesa nella ricerca di
esperienze "oltre i limiti". Il suo mito è stato rinverdito dal film
Bird di C. Eastwood (1988) (Kansas City 1920 - New York 1955).
"Charlie Parker e la grande svolta" di Franco Fayenz